sábado, 12 de junio de 2010

De los Andes agli Appennini

domenica, giugno 6, 2010
Eventi cul­tu­rali come que­sta Mostra rap­pre­sen­tano una lode­vo­lis­sima ini­zia­tiva, uno di quei primi passi che get­tano le basi verso un auspi­ca­bile “ini­zio di cono­scenza, col­la­bo­ra­zione e inte­gra­zione costrut­tiva tra Popoli di Sto­ria e Cul­tura pro­fon­da­mente diverse”. È sotto gli occhi di tutti come, anche qui da noi, il feno­meno inar­re­sta­bile dell’immigrazione abbia rag­giunto pro­por­zioni ele­va­tis­sime, con tutti i pro­blemi che pur­troppo ne con­se­guono.
Ebbene, la Cul­tura, con l’Arte in prima fila, mas­sima espres­sione di ogni Civiltà, pro­prio per­ché “non ha con­fini”, parla un “lin­guag­gio uni­ver­sale” che non può che far bene a tutti. L’Arte come espres­sione visiva-evocativa, e nel con­tempo attuale, pro­duce il “mira­colo” di avvi­ci­nare, unire, favo­rire la cono­scenza in modo imme­diato, più di molte parole. E ciò che si cono­sce “non fa più paura”, fa riflet­tere arric­chi­sce reci­pro­ca­mente, con­duce alla com­pren­sione e al rispetto dell’altro da sé, al dia­logo, alla con­di­vi­sione di valori.
Una Mostra d’Arte che “immi­gra” nel nostro Paese è l’occasione buona per vedere negli Immi­grati non solo e sem­pre l’ennesimo pro­blema, una massa imper­so­nale di indi­vi­dui in dif­fi­coltà ma que­sta volta una fonte di stu­dio, di con­fronto … É giunto il momento di cogliere anche il lato posi­tivo del Feno­meno Migra­to­rio. Que­sta inso­lita Espo­si­zione può essere vis­suta come un “viag­gio” all’incontro: un comodo ed eco­no­mico “tuffo” nell’antichissima e da noi lon­tana Civiltà andina ecua­do­re­gna.
Die­tro la mano sapiente di ogni opera, si respira tutto il baga­glio nobi­lis­simo dell’arte incaico-precolombiana, pas­sando anche per il Cubi­smo, sino all’Astrattismo e all’Arte Contemporanea”.
Gli Arti­sti fanno parte del gruppo: ECUAEXPONDILUZ, tutti pro­ve­nienti della città suda­me­ri­cana di Loja – Ecua­dor. L’esposizione fa parte del pro­getto “Ecua­dor Migrante”, 2.a edizione.
(…) Il titolo stesso della mostra, scritto per metà in spa­gnolo e per metà in ita­liano, ne rende subi­ta­nea­mente le fina­lità.
Sia le opere pit­to­ri­che, sia quelle gra­fi­che, riflet­tono senza ombra di dub­bio le per­so­na­lità degli arti­sti espo­si­tori che hanno pre­pa­rato que­sta col­let­tiva in Ita­lia per lun­ghi mesi, la quale rap­pre­senta uno dei momenti più alti nel pro­filo arti­stico e sociale per l’intera zona apuo-versiliese…”. (L. Gierut)
Lucila Espe­ranza Bri­ceño Cama­cho
Celia Bea­triz Cam­po­verde Vivanco
José Sal­va­dor Villa Romero
Marco Anto­nio Mon­taño Lozano
Franco Estuardo Figue­roa Castillo
Sigi­fredo Cama­cho Bri­ceño
José Miguel Vala­rezo Mora.
Titolo: De los Andes agli Appen­nini
Periodo: Dal 7 al 21 ago­sto 2010
Inau­gu­ra­zione: 7 ago­sto 2010, ore 19.
Luogo: Chio­stro dei Frati (Chiesa San Fran­ce­sco, Viale San Fran­ce­sco – Pie­tra­santa).
Ora­rio: 18–23. Ingresso libero.
Orga­niz­za­zione: Pro­po­si­tura dei SS. Lorenzo e Bar­bara, Sera­vezza
Coor­di­na­mento: Don Ber­nar­dino Cama­cho Bri­ceño
Cura arti­stica: Lodo­vico Gie­rut
Per infor­ma­zioni: 328.3939411 – oblacion@hotmail.com oppure lodovico@gierut.it e 3803941442
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1 comentario:

  1. Me permito resaltar la contribucion de varios amigos en especial de Lodovico y Don Bernardino como Coordinador en la consecucion de de este anhelado proyecto de excibir el Arte Latinoamericano en ITALIA.

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